martedì 24 luglio 2012

REINO: IL VICE-SINDACO SI DIMETTE. L’AMMINISTRAZIONE APPESA AD UN FILO.


Ciò che è stato concepito «contro qualcuno» e non per «costruire qualcosa» non poteva che portare allo sfacelo. Ecco i frutti marci di un’esperienza fondata sull'odio.
Si è tenuto sabato scorso a Reino un Consiglio Comunale ricco di colpi di scena. Tra i vari punti all’ordine del giorno, il più importante era rappresentato dalla discussione del Bilancio Previsionale che richiedeva la partecipazione e l’approvazione, in prima convocazione, della metà più uno dei componenti il Consiglio (almeno 7). Proprio su questo tema fondamentale la Maggioranza ha visto esplodere parte di quei contrasti e di quelle lacerazioni che da tempo covavano sotto la cenere dei «sorrisetti» e delle «pacche sulle spalle».
I fatti: l’avv. Antonio Verzino ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Vicesindaco e di Assessore al Bilancio costituendo un gruppo autonomo con il consigliere Giovanbattista Macchiarolo, in netto ed aspro dissenso con la traballante maggioranza.
L’ormai ex Vicesindaco, compiendo una piroetta politica degna di un funambolo da circo di periferia, ha motivato la propria scelta accusando l’Amministrazione, di cui è stato il «Responsabile Economico» fino a sabato sera, di sperperare e scialacquare senza alcun ritegno risorse pubbliche. Quindi ha elencato le spese pazze della Sua Amministrazione: 13.mila euro per le festività natalizie; 7.mila euro per una gita; 2.mila euro per un pranzo in occasione di un raduno di auto d’epoca; 38.mila euro per la gestione semestrale della Reino Multiservice SrL; 12.mila euro per lo staff del sindaco, circa 20.mila euro per le indennità di responsabilità dei dipendenti, etc...
Ad un certo punto ai presenti è parso che l’avv. Verzino ripercorresse a memoria tutte le numerose denunce fatte in questi due anni e mezzo dal PD Reinese e dall’Opposizione consiliare.
Il «pentimento» dell’ex Vice-sindaco è stato prontamente rimarcato dai consiglieri di opposizione, Carmine Petrone e Mauro Calzone, che hanno sottolineato, non senza ironia, come gli sperperi di risorse denunciati sulla via di Damasco dall’avv. Verzino siano stati tutti da lui sempre approvati e deliberati in Giunta come Assessore al Bilancio.
In merito alle perplessità sollevate sul Bilancio Previsionale, il Sindaco invece non ha fornito alcuna delucidazione demandando, come al solito, al Segretario Comunale la descrizione dei titoli e delle poste in discussione. Chiaramente l’assenza di considerazioni ed interpretazioni  politiche ha finito col rendere sterile il dibattito.
L’intervento del Primo cittadino è stato invece esclusivamente dedicato a ringraziare i consiglieri a lui fedeli per poi negare da parte sua ogni difficoltà con l’ex Vice che invece, sin dall’inizio della consiliatura, non avrebbe mai cessato di «mettergli i bastoni tra le ruote». Sul Bilancio, ha poi affermato, «l’avv. Verzino semplicemente non aveva l’autorevolezza e le competenze per gestire la materia».
La discussione si è conclusa con l’approvazione del documento previsionale che ha visto 7 consiglieri favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto (2 consiglieri di opposizione erano assenti giustificati). La risicata Maggioranza poggerebbe ora su un solo voto di scarto.
Tra gli argomenti affrontati anche l’approvazione delle agevolazioni IMU per i Reinesi residenti all’estero i cui immobili, se non locati, possono essere equiparati alle prime case. Resta da chiedersi come mai si sia aspettato il 21 luglio per deliberare sul tema quando la circolare che prevedeva questa equiparazione è del 18 maggio 2012. C’era tutto il tempo per evitare che i nostri concittadini esteri pagassero la più alta aliquota possibile sulle loro abitazioni (ricordiamo che la prima rata IMU è scaduta il 18 giugno, un mese esatto dopo l’emanazione della circolare). L’Amministrazione rimborserà i residenti esteri per il suo colpevole ritardo nel recepire le norme del Ministero delle Finanze?
La proposta del PD di azzerare l’IMU sulla prima abitazione per tutti i residenti, provvedimento già adottato da molti comuni del Sannio e da centinaia di comuni in Italia, non è stata presa nemmeno in considerazione. A detta del Sindaco questo provvedimento non si renderebbe necessario perché a Reino «solo 5 persone pagano l’IMU sulla prima casa». A noi risultano ben altri numeri, ma del talento matematico del Primo cittadino non osiamo dubitare …
Non può mancare, in conclusione, una considerazione di stampo prettamente politico sulle prospettive dell’Amministrazione. Più volte è stato sottolineato, ed i fatti sono lì a dimostrarlo, come il gruppo uscito vincente con un margine ridottissimo (33 voti) dalla tornata elettorale del 2010 avesse nel collante «anti-Calzone» l’unica ragione della propria esistenza (Programmazione politica, visione del futuro e competenze amministrative erano sostanzialmente assenti). L’ex Vice-sindaco ed il consigliere Macchiarolo ebbero allora un consenso personale che sommato superò i 100 voti.
Al di là dell’evidente fallimento di questa Amministrazione, verità purtroppo nota a tutti i Reinesi di qualsiasi opinione politica, è ormai venuta meno anche quella legittimazione democratica che vedeva nel risultato delle urne il suo fondamento.
Senso delle istituzioni, dignità ed un briciolo di amore per Reino imporrebbero di staccare la spina.
Giovanni Cacciano



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