venerdì 29 giugno 2012

ITALIA - GERMANIA 3-1 (20'-37' BALOTELLI, 92' OZIL...5:00 MONTI)

Ore 5.20. Svolta nella notte a Bruxelles per i Grandi d'Europa impegnati a "salvare" l'euro. Dopo un  tesissimo negoziato durato 15 ore con tanto di veto di Monti e Rajoy, Il premier italiano porta a casa un meccanismo per fermare il differenziale fra i titoli di Stato tedeschi e quelli degli altri Paesi. Per arrivarci, insieme con il primo ministro spagnolo, ha dovuto minacciare il veto sul piano da 120 miliardi per far ripartire l'economia adottato dal Consiglio europeo.
Via libera alla ricapitalizzazione delle banche. I leader trovano l'accordo sullo scudo anti-spread imposto dall'Italia. "La zona euro ne esce rafforzata", racconta all'alba il presidente del Consiglio Mario Monti. "L'importante è lo sblocco mentale" dei partner. I leader Ue approvano infatti le linee guida sul meccanismo pensato per stabilizzare i mercati e proteggere i Paesi colpiti dalla speculazione. L'intesa prevede che il fondo salva-stati dell'Unione (Esm) intervenga in maniera automatica nel caso in cui gli spread di una nazione virtuosa superino una determinata soglia ancora da stabilire.
Una Merkel nell'angolo che resta di stucco e deve piegarsi all'Italia.
Positivi gli effetti sulle borse di tutta Europa, Milano +3,03 in apertura, Madrid +4,05%. Crolla il differenziale a 427 punti.
Ma le lezioni non finiscono qui, a Varsavia Balotelli stende la Germania 2 -1 conquistando la finale contro i cugini Spagnoli.
Finisce come sempre, con gli italiani che si abbracciano e i tedeschi, annichiliti e increduli, che piangono per l'incolmabile spread del pallone.

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