giovedì 21 giugno 2012

TRATTATIVA STATO- MAFIA, IL PRESIDENTE NAPOLITANO AFFERMA: "CONTRO IL COLLE INSINUAZIONI BASATE SUL NULLA"

"Negli ultimi giorni si è alimentata una campagna di insinuazioni e sospetti nei confronti del presidente della Repubblica e dei suoi collaboratori: una campagna costruita sul nulla". Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, prima di lasciare L'Aquila, dopo aver partecipato alle celebrazioni del 238° anniversario della Guardia di finanza, riferendosi alle ultime polemiche sulle indagini relative alla presunta trattativa tra Stato e mafia. "Si sono riempite pagine di alcuni quotidiani -lamenta il capo dello Stato- con le conversazioni telefoniche intercettate in ordine alle indagini giudiziarie in corso sugli anni della piu' sanguinosa strage di mafia 1992-1993 e se ne sono date interpretazioni arbitrarie, tendenziose e talvolta persino versioni manipolate.
Ma tutti coloro che sono intervenuti e stanno intervenendo, avendo seria conoscenza del diritto e delle leggi e dando una lettura obiettiva dei fatti, hanno ribadito l'assoluta correttezza del comportamento della presidenza della Repubblica, ispirato soltanto a favorire la causa dell'accertamento della verità anche su quegli anni-.
Io, dice ancora il capo dello Stato- ho reagito con serenità e con massima trasparenza, disponendo anche che fosse reso noto il testo di una lettera riservata al procuratore generale della Corte di Cassazione. Io continuerò, perché è mio dovere e mia prerogativa, adoperare affinché vada avanti, nel modo più corretto e più efficace, anche attraverso i necessari coordinamenti l'azione della magistratura. I cittadini -conclude Napolitano- possono essere tranquilli che terrò fede ai miei doveri costituzionali.

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